Rachele Sacco

Sociale

Mozione Emergenza Idrica

Al Sindaco
All'assessore competente
Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Segretario Comunale

Chieri lì, 21 Marzo 2023

Realizzazione di invasi idrici e opere per contrastare il perdurante stato di grave siccità

PREMESSO CHE

Dalle rilevazioni tecniche risulta, secondo diversi Enti scientifici, che sull’arco Alpino Piemontese si registra il 53% di precipitazioni nevose in meno rispetto all’anno precedente, di conseguenza le acque riversate nei fiumi e torrenti piemontesi si sono ridotte del 61%

Secondo la stima di Coldiretti Piemonte la coltura del riso, una delle più idrovore tra quelle piemontesi, ha perso ben 8mila ettari di terreni coltivati a causa della siccità.

E danni di simile portata si registrano in ogni settore dell’agricoltura regionale.

La primavera ed estate 2023 rischia di essere, a causa della scarsità di precipitazioni del periodo autunnale-invernale ancora più calda e secca rispetto a quella del 2022 che secondo le statistiche è stata l’estate più calda mai registrata per il continente Europeo da secoli.

Il Governo ha recentemente riunito presso il Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico un tavolo di emergenza per fronteggiare questa crisi, segno che il problema a livello nazionale è di estrema attualità come dimostrano anche le molte mozioni e documenti giunti recentemente all’attenzione del Parlamento dove si richiedo urgenti e necessari interventi per la realizzazione di invasi e di opere per la captazione delle acque e la riduzione degli sprechi.

L’emergenza idrica è assodato come investa qualsiasi aspetto della vita economica e civile di un Paese, a mero titolo di esempio essa risulta fondamentale in primis per l’agricoltura, ma anche per la produzione di energia elettrica, per gli acquedotti, per la itticoltura e la pesca, per il turismo legato ai laghi e fiumi.

E’ sotto gli occhi di tutti come i livelli dei laghi, torrenti e fiumi siano costantemente scesi nell’ultimo biennio con dislivelli facilmente percettibili anche senza i dati tecnici che comunque restituiscono riduzioni di livello delle acque oramai calcolabili in metri lineari e non più centimetri.

CONSIDERATO CHE

L’ANBI, l’associazione nazionale dei consorzi irrigui e per la tutela delle acque ha lanciato una proposta che, se applicata, mira alla creazione di diecimila invasi in Italia dalla capacità complessiva stimata di 500mila metri cubi di accumulo per contrastare la siccità

La risposta primaria non può più essere solo quella di limitare gli sprechi, servono oggi vasti ed importanti investimenti per captare tutta l’acqua possibile, comprese quelle meteoriche anche nei centri urbani

La Regione Piemonte in data 20 febbraio h annunciato che metterà a disposizione attraverso i bandi per lo Sviluppo Rurale 2023-27 55 milioni di euro di fondi Europei così ripartiti:

– 12 milioni di euro di aiuti in conto capitale sulla misura Investimenti irrigui per il miglioramento di un impianto esistente;

– 12 milioni di euro ai Consorzi irrigui per il miglioramento delle infrastrutture irrigue esistenti e per la creazione di nuove infrastrutture che comportano l’aumento della superficie irrigata.

– 10 milioni di euro ai Consorzi per investimenti in infrastrutture irrigue con particolare attenzione alla loro sostenibilità ambientale.

– 21 milioni per impegni specifici per le risaie per favorire l’accumulo stagionale di acqua.

Un altro bando aperto dalla Regione Piemonte è relativo alla riqualificazione dei corpi idrici, con una dotazione complessiva di tre milioni di euro, al quale è possibile presentare domanda fino al 4 maggio prossimo

Anche nel PNRR sono previsti importanti risorse per i miglioramenti della capacità di accumulo dell’acqua, nella misura dedicata a “Investimenti nella resilienza dell’agro-sistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche” il PNRR mette a disposizione 880 milioni di euro. In generale l’intero piano di miglioramento ha una dotazione complessiva di 4,3 miliardi di euro.

RITENUTO CHE

Anche e, soprattutto, gli enti locali debbano dare una prima ed importante risposta a questa drammatica emergenza, sia in forma singola che associata, per poter progettare ed eseguire opere strutturali che portino beneficio all’intero territorio

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

A valutare ed effettuare progettazioni per la realizzazione di nuovi invasi e sistemi di captazione delle acque al fine di aumentare la capacità di accumulo dell’acqua.

Ad adottare ogni iniziativa ed investimento per la realizzazione di sistemi innovativi che riducano lo spreco delle acque, ad adottare di comune accordo con tutti gli enti competenti nei settori dell’agricoltura e dell’irrigazione, ivi comprese le associazioni di categoria, iniziative e progetti per migliorare il sistema irriguo a favore delle attività agricoli locali e del territorio.

A valutare con eventuali partner privati operanti nel settore nuove forme per la valorizzazione dei corpi idrici, il suo utilizzo attuale e futuro per la produzione di energia elettrica.

Infine, ad approfondire con i soggetti di Bacino e di gestione delle acque potabili ogni forma atta a ridurre gli sprechi della rete, a diffondere una maggiore cultura ed attenzione da parte dei privati e attività per l’utilizzo dell’acqua, a potenziare e migliorare laddove possibile l’uso della risorsa idrica potabile.

RACHELE SACCO Capogruppo PROGETTO PER CHIERI – SALVIAMO L’OSPEDALE INSIEME

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