Rachele Sacco

Discorsi e interventi

Chieri lì, 27 Marzo 2023

sanità pubblica

Per due anni abbiamo sentito dire in ogni trasmissione, in ogni dichiarazione politica o meno che la Salute è fondamentale.

A tal punto che ci è stato chiesto, imposto, di rinunciare ad alcune libertà per salvaguardarla.

Per mesi siamo stati rinchiusi a tutela della salute di tutti, abbiamo fatto vaccini, osservato ogni genere di prescrizioni.

Per due anni ogni risorsa possibile è stata dirottata a contrastare la pandemia.

E’ assurdo, quindi, che oggi ci troviamo qui a difesa dalla Sanità Pubblica, come se la drammatica lezione della pandemia da Covid-19 fosse avvenuta in un remoto e dimenticato passato.

E’ assurdo che dobbiamo ribadire il ruolo centrale della cura e dell’assistenza PUBBLICA alla persona.

La Sanità pubblica ha necessità di rimanere al centro dell’attenzione della Regione e dello Stato.

Ad essa vanno dirottate tutte le risorse necessarie in termini di ricerca, di strumentazioni, di personale professionale e ausiliario, di strutture.

Non è accettabile, ma che dico, non è umano, che le persone debbano attendere mesi per visite ed esami di controlli vitali, mentre SE PAGANO allora li fanno in pochi giorni.

Non si può sentire di medici, infermieri, personale che svolgono turni massacranti, senza i riposi, senza le remunerazioni necessarie, ne va della loro sicurezza e delle persone che assistono.

Non si può pensare di curare le persone in strutture inadatte, fatiscenti, inadeguate.

La carenza cronica di posti letto, i pronto soccorso oberati, i pazienti lasciati nei corridoi.

A tutto questo una volta per tutte va detto BASTA!

E più di tutto non si può pensare che la soluzione alla Sanità pubblica sia la Sanità Privata.

Quest’ultima ha una sua dignità che non va svilita o colpevolizzata, ma deve mantenere il suo ruolo complementare.

Non può essere usata come Cavallo di Troia per smantellare il sistema sanitario pubblico.

E tutte le trovate di questi ultimi tempi, possono essere solo temporanei palliativi, ma è necessario un piano a lungo termine, profondo e strategico, per ridare dignità alla sanità pubblica e a chi vi lavora.

L’Italia è da sempre un Paese all’avanguardia sul settore sanitario pubblico.

Distruggere questo patrimonio con una strisciante privatizzazione non è ciò che la gente si merita, non è la lezione che abbiamo appreso dalla pandemia.

Difendiamo la Sanità Pubblica e con essa difenderemo i nostri diritti alla salute accessibile a tutti e di qualità.